Settimana della Memoria 2017

“Oggi più che mai, è necessario che i giovani sappiano, capiscano e comprendano: è l’unico modo per sperare che quell’indicibile orrore non si ripeta, è l’unico modo per farci uscire dall’oscurità.”

                                                              Così  Elisa Springer scriveva nell’incipit del suo libro “Il silenzio dei vivi“

Perché ciò si possa veramente realizzare, l’I.I.S. Largo Brodolini di Pomezia ha tenuto dal 24 al 27 Gennaio una mostra fotografica su Auschwitz, frutto della partecipazione della scuola  al  Viaggio della Memoria 2016, organizzato dalla Regione Lazio .

L’iniziativa si è conclusa il 27 Gennaio scorso con l’incontro delle classi quinte con il Sig. Gabriele Sonnino, scampato al rastrellamento del ghetto di Roma, il 16 ottobre del ’43. La manifestazione, caldamente sostenuta dal Dirigente, Prof. Francesco Cornacchia, ha visto la partecipazione del Vicesindaco dott.ssa Elisabetta Serra, che ha voluto sottolineare l’importanza  e la valenza educativa di tali iniziative.

Alla manifestazione erano presenti anche le due alunne che hanno partecipato al Viaggio della memoria 2016, autrici delle fotografie, Lea Beaussier e Taisia Santonastaso. Le ragazze hanno raccontato le loro emozioni ed espresso la loro volontà di comunicare agli altri ciò che avevano visto, proprio perché, soprattutto oggi, nessuno spazio debba essere lasciato alla discriminazione. 

La Storia, soprattutto quella del Novecento, interessa molto i ragazzi, ma quando essa diventa storia personale raccontata da chi l’ha vissuta, riesce ad affascinare. E affascinati sono stati i ragazzi che in silenzio hanno ascoltato il racconto di un uomo aiutato, come dice lui stesso, da angeli che lo hanno salvato. Il sig. Sonnino ha rievocato la figura del Prof. Borromeo del Fatebenefratelli,  che inventò il morbo K per proteggere lui, la sua famiglia e molti altri dalla ferocia nazista. Ha rammentato  Fra’ Maurizio, un frate polacco che  aveva preso a ben volere quel bimbo e ha ricordato, con la voce rotta dalla commozione, il lattaio di Piazza Costaguti,  il sig. Francesco Nardecchia, che quella mattina del 16 ottobre, con un atto di indicibile coraggio, ebbe la forza di strappare dalle mani dei tedeschi quei due bambini, Gabriele di quattro anni  e sua sorella poco più grande, facendosi passare per un padre cristiano e oltremodo irritato della disubbidienza dei suoi piccoli. Persone di questo genere, eroi istintivi del bene, ce ne sono state, ma spesso sono rimaste solo nel ricordo di chi da loro ha ricevuto tanto. 

Una bella lezione di Storia, ma più che mai una lezione di vita, di rispetto, di umanità. 

Le referenti della celebrazione della “Giornata della Memoria”

Prof.sse Nicla Maggioli e Loreta De Vittorio



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