IL LEGIONARIO: Alessio SAKARA incontra gli studenti dell’I.I.S. “Largo Brodolini” di Pomezia

Alessio Sakara: campione mondiale di MMA, una montagna di muscoli e tatuaggi, che avvolgono un grande cuore e una grande sensibilità.

Il “LEGIONARIO”, cosi è soprannominato, ha voluto incontrare i nostri studenti, il 20 Dicembre 2018, per raccontare con semplicità e sincerità la sua storia, non per voglia  di protagonismo, ma come esempio per scuotere e stimolare i giovani (ma non solo) a reagire in modo positivo alle difficoltà, che inevitabilmente prima o poi possono incontrare, e per invitarli a porsi degli obiettivi e dare tutto, soffrendo, per raggiungerli.  

In poco più di un’ora, volata via in un silenzio incredibile tra i cento ragazzi più fortunati che hanno potuto incontrarlo, questo gigante ci ha donato (e il verbo dono ha qui un significato pieno) ricordi e momenti importanti della sua vita, dai primi anni, vissuti a Pomezia.

Si, perché la sua storia comincia dalla nostra città, in un quartiere popolare, vicino alla nostra scuola.Alessio bambino-ragazzo soffre moltissimo quando il padre se ne va di casa e non lo cerca più: è arrabbiato, aggressivo, ha problemi a scuola, e la mamma lo iscrive ad una palestra di pugilato, pensando che lì prenderà un po’ di cazzotti, gli passerà la voglia di darli e lascerà perdere subito. Invece Alessio si appassiona a questo sport, dove trova una figura molto importante, il suo allenatore, e ci si butta con tutte le forze, canalizzando quella rabbia che ha dentro in una grande determinazione che lo spinge verso obiettivi sempre più importanti. Sorprende sentire che lo chiamavano “cannavuota”, per quanto era secco, ed ora è un gigante. Così, appena può, lascia Pomezia e parte per il Brasile, per continuare a crescere e imparare nuove  discipline, divenendo campione e testimone mondiale nelle MMA (Arti marziali miste), uno sport seguito da molti ragazzi, che insegna a controllare la forza e la violenza e a usarla nel rispetto delle regole ; viaggia molto, tra Colombia, Brasile, Stati Uniti e la sua storia di personaggio famoso come campione e uomo di spettacolo è ormai nota e sicuramente appassionante.

Ma molto interessante e piacevolmente sorprendente è conoscere la parte  più personale e umana di Alessio, che forse su Internet non troviamo.

Stupisce infatti sentirgli dire che ama i momenti di solitudine, che legge tantissimo (lui legge un libro ogni dieci giorni); invita i ragazzi a leggere e suggerisce anche dei titoli; conosce quattro lingue; conosce la paura, ma sa dominarla; conosce la sofferenza, necessaria per raggiungere gli obiettivi.  Ecco, gli obiettivi: Alessio invita i giovani a porsi degli obiettivi e a inseguirli, ad usare le proprie energie per costruire qualcosa di positivo e non per piangersi addosso o, peggio, fare cose sbagliate. E così affronta un tema che gli sta a cuore, quello del bullismo, ricordando episodi di bullismo avvenuti quando era ragazzo e facendo riflettere tutti sul fatto che il bullo è spesso il vero debole;  invita a non fare finta di niente, anzi a contrastare uniti gli atteggiamenti prepotenti, a difendere le vittime. E’ importante aiutare e farsi aiutare, lui lo ha sempre fatto.

Alessio risponde alle domande degli studenti, poi qualche foto, poi un grande “DAJE!”, urlato insieme, per salutarci con energia.

      

Grazie, Alessio! La tua bella testimonianza contribuisce ad uno degli obiettivi fondamentali del nostro lavoro quotidiano: aiutare i nostri studenti a crescere e diventare sani cittadini del mondo. Ti aspettiamo per il prossimo incontro, che ci hai promesso nonostante i tuoi impegni, con tutti gli altri alunni che non hanno potuto partecipare!

Professoressa Elena Galastri

Referente per il Cyberbullismo I.I.S. “Largo Brodolini “ di Pomezia


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